La creatin chinasi (CK) è un enzima che si trova principalmente nel tessuto muscolare e cerebrale, ed esiste sotto forma di tre isoenzimi dimerici — CK-MM (CK-3), CK-MB (CK-2), e CK-BB (CK-1) — a partire da sottounità denominate M e B.
L’isoenzima CK-MB, con una massa molecolare di circa 87 000 dalton, è responsabile dal 5% al 50% dell’attività CK totale nel miocardio.
Nella muscolatura scheletrica, d’altro canto, costituisce invece soltanto l’1% o meno dell’attività, perchè la CK-MM è la forma dominante, benchè la percentuale possa arrivare fino al 10% in condizioni collegate ad uno strappo muscolare ed alla rigenerazione (p.e. esercizio fisico pesante, distrofia muscolare, polimiosite).
La CK-MB è uno dei marcatori miocarditi più importanti (benchè non sia completamente specifica), con ruoli ben precisi nella conferma dell’infarto acuto del miocardio (AMI) e nel monitoraggio della riperfusione durante la terapia trombolitica in seguito all’AMI. Nell’AMI, i livelli plasmatici di CK-MB aumentano tipicamente da 3 a 8 ore dopo l’inizio dei dolori al petto, raggiungendo il massimo entro 9 – 30 ore e ritornano a valori di base entro 48 – 72 ore.
Determinazioni seriali della CK-MB forniscono più informazioni rispetto ad una singola determinazione: una misurazione della CK-MB, anche quando viene effettuata all’ora idonea, non può confermare o eliminare con certezza la possibilità che si sia verificato un AMI.
Livelli elevati possono essere una conseguenza di un danno scheletrico piuttosto che di un danno miocardico.
Un valore entro il range di riferimento potrebbe essere significativo se rappresenta un aumento dal livello di base del paziente (livelli di base bassi vengono riscontrati, a volte, negli anziani).
Per questo motivo, si consiglia di misurare la CK-MB all’arrivo in ospedale e successivamente ad intervalli regolari; per esempio, ad intervalli di 3 ore durante un periodo di 6-9 ore per pazienti con cambiamenti non specifici sull’elettrocardiogramma;od ad intervalli di 6 – 8 ore durante un periodo di 24 ore e più frequentemente se è stata avviata la terapia trombolitica.
La terapia trombolitica, se di successo, porta ad “un’eliminazione dell’enzima” che si rileva con un forte aumento nei livelli circolanti di CK-MB nel giro di 90 minuti dopo l’inizio della terapia.
Per questo motivo, i livelli seriali della CK-MB sono stati utilizzati in questo contesto per stabilire la riperfusione.

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